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(Claude Monet_Pioppi lungo l'Epte) |
Codesto fiume
che odora di ricordi
dipinge di pace e di nuovo
a ogni mio passo
e freme la mia anima ignorante
che aleggia come i cigni
e i navigatori
che ivi hanno
il loro unico mondo.
Il mio passo è delicato
poiché sogno
come non stessi vivendo.
Il mio respiro è fresco e corre.
Il resto è lontano,
finalmente.
Gli sguardi elusi
più non toccano,
hanno vite
che non mi appartengono
vagiti lontani
e frenate che fischiano.
E il fiume lento gorgoglia.
Si nasconde anch'esso come me
dietro la vita altrui.
Eppure è lì e sembra parlarmi
di giochi e rincorse senza voce.

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