(Ivan Fedorovich Choultse, Soir d'automne - Bois de Boulogne)
Mi fermo a pensare ai giorni consumati dagli altri: uomini che non sono più. Sfrigolano le foglie tinte d'ardente, crollate nonostante un sole supponente. Un tempo sorridevano gli uomini e le foglie, vinti dalla dolce profondità dell'innocenza. Ognuno è libero di stare in catene. O di rifugiarsi qui dietro le quinte del mondo nascosto dalla cromata sfuggente bellezza del soffio di vento.
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