Le nuvole ispaniche
ieratiche, armate di desiderio
oggi mi rammentano
le tue mani, abbassate e stanche, il silenzio della perdita
e quanto è grande il mondo. Era tutto diverso allora.
Tranquillo, forse un frammento della strada ch'è ancora lì.
Non conoscevo tenerezza
Non il tuo volto Non le parole taciute.
I sapori che avrei imparato, i fantasmi, buoni
che mi avrebbero parlato.
Le storie, nate nella mia testa
traduzione difficile
inconscio che aspetta
la lunga corsa notturna
di un giovane pensante.
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